Lasciati trascinare dalla freschezza.

INFORMAZIONI
Il broccolo/cavolo romano (cultivar della B. oleracea var. italica) o “romanesco” è un ortaggio tipico italiano, più precisamente della regione Lazio, che viene tuttavia coltivato anche in altre zone della penisola.
Se ne consuma l’infiorescenza immatura, ovvero ancora non sbocciata, mentre le foglie e la radice andrebbero scartate o usate diversamente.
Non ha controindicazioni dietetiche particolarmente rilevanti ed è pertinente alla maggior parte dei regimi nutrizionali – inclusi quelli per la nutrizione clinica. Rientra a pieno titolo fra i cibi autunnali con indice glicemico basso.

Proprietà
Il cavolo romano non è precisamente inquadrato in uno solo degli ultimi due gruppi fondamentali di alimenti, in quanto contiene sia RAE che vitamina C.
Il cavolo romano ha un apporto energetico contenuto. L’energia viene fornita principalmente dalle proteine, seguite dai glucidi e da un livello irrilevante di lipidi. I peptidi hanno basso valore biologico, cioè non contengono nelle giuste quantità e proporzioni gli amminoacidi essenziali rispetto al modello proteico umano.
Il cavolo romano contiene molte fibre alimentari, buona parte delle quali è di tipo solubile; non è comunque nota l’entità dell’apporto e la percentuale della ripartizione solubili/insolubili.
Privo di colesterolo, non contiene nemmeno le molecole principalmente responsabili delle intolleranze alimentari scientificamente diagnosticabili, quali glutine, lattosio ed istamina. Il broccolo romano ha un contenuto medio di purine e basso di amminoacido fenilalanina.
CuriositÀ
Il tipico odore di zolfa scatenato dalla cottura dei cavoli dipende proprio dalla degradazione al calore di glucosinolati e isotiocianati, ricchi di questo ione.
Pasta con cavolo romanesco e pancetta
Primo ricco e saporito.
Fregola con cavolo romanesco
Un tipico formato di pasta della Sardegna